E’ in corso di svolgimento la prima giornata del Carnevale
Decollaturese, organizzato dall’associazione culturale “Sbarracibbia – e moni scialative”,
che prevede la rappresentazione di una Farza, creata sul finire degli anni 40
del secolo scorso da Mario Bonacci, persona geniale nel campo lavorativo ed
anche in quello letterario per le numerose farze organizzate da regista e per
le tante poesie scritte, ottenendo anche premi in concorsi.
La Farsa presentata quest’oggi, e la sfilata di tre carri
allegorici che l’accompagna e completa, sono frutto di un lavoro corale di
oltre 50 persone e lo spettacolo merita di essere visto (sarà possibile assistere
alla replica che sarà fatta il prossimo martedì) oltre che per il suo valore, e
per la bravura e simpatia dei “farzari” anche come premio agli stessi di aver
creato, in un paese frammentato, una occasione di collaborazione corale per il
bene del paese.
Dopo aver cercato, in modo sintetico, di delineare
tutti gli aspetti positivi però non possiamo esimerci dal constatare che in
materia di farse decollaturesi gli odierni attori non potranno mai eguagliare
la “Farsa Continua” che si svolge quotidianamente in comune in un fuggi fuggi
di personaggi (segretari, revisori dei conti, responsabili di servizio etc) che
si susseguono a ritmo incessante e ad altri inamovibili che, contenti dell’occupare
il posto e di qualche vantaggio spicciolo, litigano, si riappacificano,
mangiano e bevono insieme, si divertono, sognano grandi cose e non si rendono
conto di essere ormai solo delle parodie dell’assessore Cangini di Zelig o di
Cetto la qualunque. Ed il tutto mentre
il loro capitano, ancora fuori di testa per successo elettorale di giugno 2018
si rifiuta di prendere atto della tristerealtà e come Schettino sta portando il paese al naufragio.