Scena da film di Totò
ieri nel comune con il Sindaco che, in modo molto maldestro, ha tentato di
fingere una assenza per evitare di consegnare copia di documentazione
riguardante l’EX SPRAR e pertanto è rimasto chiuso nella Sala Giunta, nella
speranza che due consiglieri di minoranza, accompagnanti da un loro consulente
tecnico, andassero via dal Comune.
Il terzetto, così come i
creditori di Totò, ha presidiato il corridoio del Comune e dopo circa tre ore
la situazione è stata sbloccata dal buonsenso di una consigliera di maggioranza
che, dopo aver parlato con il Sindaco, ha preannunciato loro la risposta per
email alla richiesta ed ha fatto sì che il Sindaco aprisse la porta.
“E’ stato davvero
ridicolo – dichiarano il capogruppo di Lista Unica Gigi De Grazia ed il Suo
consulente tecnico (incaricato, con regolare contratto, insieme ad un avvocato per
seguire questa delicatissima lotta per la visione degli atti) – vedere il capo
di una amministrazione, che aveva fissato l’appuntamento per la consegna delle
carte per il pomeriggio odierno, tentare di nascondersi come uno dei tanti
furfantelli dei film di Totò e della Commedia Italiana, e poi cedere all’assedio.
Noi capiamo la difficoltà
del Sindaco perché chiediamo di vedere, e di avere copia, di documenti
amministrativi o contabili che dovrebbero essere conservati in comune ma che o
non esistono o come nel caso odierno l’originale della delibera ha contenuti e
forma diversi dalla copia “taroccata” che è stata pubblicata all’Albo on line
dal Segretario comunale che ha certificato la pubblicazione.
Questa delibera, adottata
il 3 gennaio 2020 con urgenza dalla Giunta è pubblicata il 23 luglio 2020, ha
per oggetto la proroga del Progetto Ex Sprar per altri 6 mesi alla stessa cooperativa
per un importo di ben oltre 100.000,00 euro.
Noi pensiamo che il
Sindaco deve :
- ammettere, da farmacista
rurale, di non aver capito molto in questioni tecnico legali già difficili per
i professionisti delle varie materie;
- ammettere di avere avuto
consulenti e professionisti “disinvolti” e attenti al proprio portafoglio
piuttosto che agli interessi del comune di Decollatura;
- revocare tutte le delibere e determine da noi
segnalate per le grossolane irregolarità;
- dire chiaro di aver
tentato di imbrogliarci ma di non essere riuscita perché non è cosa a sua, o
di qualche pavoncello spiertu con la testa poco lucida.
A noi questo può bastare perché
essendo forti ci possiamo permettere la clemenza, ma dubitiamo che lo stesso
atteggiamento mentale possa essere condiviso da autorità che hanno già
sequestrato carte relative a pratiche delle quali noi abbiamo già parlato o
intendiamo farlo nel prosieguo