Molestie sessuali a studentesse di Unical e Magna Graecia: Il rettore dell'Unical, Nicola Leone, invita le vittime a sporgere denuncia

Il rettore dell'Unical, Nicola Leone, ha diffuso una nota stampa in merito alle notizie di stampa di ieri su presunte molestie sessuali, subite da  studentesse dell'UniversitĆ  della Calabria e dell'UniversitĆ  Magna Graecia di Catanzaro, ha dicharato:

 "Quello delle molestie ĆØ un rischio presente, purtroppo, anche nel mondo accademico: siamo consapevoli che va contrastato garantendo supporto a chi puĆ² diventarne vittima. Tra le altre iniziative, abbiamo recentemente istituito la figura della Consigliera di fiducia, individuata nell'avvocata Maria Stella Ciarletta, alla quale si possono segnalare tutti i casi di molestia, violenza e discriminazione di cui studentesse e studenti si sentano vittime, nella garanzia dell'assoluta riservatezza. La mail alla quale scrivere ĆØ consiglieradifiducia@unical.it .

ƈ nostro preciso obiettivo garantire il diritto alla tutela da qualsiasi atto o tipo di comportamento discriminatorio, per assicurare pari dignitƠ e libertƠ a tutte le persone che vivono e operano all'interno dell'UniversitƠ, garantendo a chi segnala o denuncia il rispetto dell'anonimato e la tutela della privacy.

Purtroppo l'universitĆ  nulla puĆ² fare se questo tipo di segnalazione non viene effettuato agli organi preposti, la Consigliera di fiducia che ĆØ persona terza, o anche contattando le altre strutture che da anni si occupano di questioni di genere, discriminazioni e pari opportunitĆ , quali il CUG, l'Ufficio Pari opportunitĆ  e il Centro di Women's Studies. Chiunque si sia rivolto a queste strutture ha trovato sempre ascolto e accoglienza ed ĆØ stato indirizzato verso percorsi di ascolto, di sostegno psicologico e natura legale, grazie anche alla stretta connessione con il Centro contro la violenza alle donne "Roberta Lanzino" e la Rete D.i.RE.

All'Unical, oltre al corso dedicato alla violenza di genere attivo da tre anni e aperto a tutti gli studenti e le studentesse, lo scorso novembre ĆØ stata promossa l'idea di favorire, in tutti i corsi attivi, un momento di informazione e riflessione. Novanta docenti hanno aderito, raggiungendo oltre 800 studenti, e nei loro corsi (in tutti i dipartimenti dell'Ateneo) hanno dedicato uno spazio per parlare di violenza e molestie. Ognuno nella propria disciplina e con proprie modalitĆ , condividendo l'indicazione dei numeri e dei contatti (in Ateneo e fuori) che si potevano raggiungere, in assoluta riservatezza, per segnalazioni, richieste di supporto e di ascolto."

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