SABATO DEL VILLAGGIO : Raffaele Gaetano, Olimpia Leopardi e Fabiana Cacciapuoti rendono omaggio alla Poesia Leopardiana

Raffaele Gaetano ha ospitato nella rassegna del Sabato del Villaggio, Fabiana Cacciapuoti,  una profonda e attenta studiosa della poesia Leopardiana. 
Leopardi ĆØ emozioni. Alcune  poesie non lasciano indifferenti come " A Silvia"come " l'Infinito " la piĆ¹ studiata al mondo. Un'esperienza sensoriale. Ironia e tragicitĆ  insieme; Leopardi non sente  l'infinito ma vede il nulla; chi legge a Silvia vede sempre se stesso da De Santis,  a Ungheretti molti estimatori e studiosi; chi lo studia ha empatia; lo Zibaldone ha molte edizioni; il libro dei libri; l'ospite con una sorta di  lucida follia ĆØ partita da un indice; Un esordio per svolgere i testi pubblicandoli, soffermandosi nello svolgere la forma nella scrittura. 
I maggiori filosofi contemporanei hanno definito Leopardi uno dei piĆ¹ grandi filosofi d'Occidente. L'illusione lo accompagna tutta la vita perchĆ© l'illusione non ĆØ un inganno, ma sono cose vere perchĆ©  rappresentano le virtĆ¹, in un mondo dove vige l'egoismo. Leopardi immagina la luce della Ginestra nel fiore del deserto; la ginestra ĆØ l'illusione che permette di vivere per potere dare un senso alla vita perchĆ© ĆØ un fiore che cresce  pure sulla lava. Un fiore che profuma il deserto, non si oppone al destino.
 L'affermazione di valori che il mondo contemporaneo tende a distruggere. L'illusione ĆØ biologica  perchĆ© quando l'uomo ĆØ disperato nasce la speranza. L'uomo ha il compito di affermare l'illusione. Un messaggio profondissimo. L'estetica leopardiana ĆØ fondata sull'illusione; l'illusione non ĆØ il nulla; l'infinito non ĆØ illusione ma inganno; perchĆ© c'ĆØ il nulla. Per Leopardi l'infinito NON ESISTE; ĆØ' un inganno che noi facciamo a noi stessi quando non vogliamo ammettere il nulla; l'infinito si puĆ² esprimere nel crepuscolo dell'entusiasmo. Un'angoscia che si manifesta nel momento in cui sente il nulla; 1819  anno di crisi piĆ¹ profonda ; voleva lasciare la famiglia e diventa depresso perĆ² in quel momento di angoscia scrive "l'Infinito"in un dolce naufragio. Dove sta la genialitĆ  di Leopardi? Cercare, amare, sperare le tre parole chiave delle opere leopardiane. Leopardi nella catastrofe, nel dramma l'unica salvezza  che riconosce ĆØ l'amore. Lo dice nelle operette morali nella storia del genere umano. L'unica fonte di vita ĆØ incontrare l'amore. Per lui l'amore non va indagato, non va analizzato. PerĆ² Leopardi ama l'amore piĆ¹ che la donna. La vita lo travolge ĆØ lui si innamora sul serio;un amore travolgente ma non ĆØ corrisposto. Ha una delusione per cui arriverĆ  a definire l'amore non vissuto o ostacolato, il piĆ¹ forte. Una goccia di speranza non abbandonerĆ  mai l'uomo.  L'uomo ĆØ espressione della natura per cui tutto ĆØ naturale, anche le passioni; odia, ama, uccide; Leopardi dice c'ĆØ un gregge e poi ci sono persone eccezionali; Dio ĆØ morto e i valori tornano all'uomo. Il vigore corporale nasce dalla natura. Siamo in un mondo moderno in cui prevale la ragione, mentre l'amore diventa un amore mentale e spirituale. Per Leopardi mente e corpo sono ls stessa cosa.  Il potere del vigore legato anche all'illusione. La natura ĆØ un concetto che l'uomo primitivo viveva integralmente. La natura intesa in chiave filosofica o natura intesa in rapporto alla storia.  Secondo Leopardi c'ĆØ una contraddizione nella natura, quando riconosce l'infelicita' negli uomini che soffrono e patiscono. La natura che crea e distrugge l'individuo ma non l'esistenza. Solo quando c'ĆØ l'armonia  con la natura ci sono momenti di felicitĆ . La natura originaria resta ferma, la conoscenza cammina, va oltre. Leopardi ha una visione politica legata alla natura nel PRINCIPO DI COMPETITIVITƀ; ogni individuo ĆØ una nazione;  vede nella civiltĆ  l'egoismo e la diffidenza. Un callo dell'animo. Leopardi dice soffri e vivi nel desiderio, per sentire la vita. Come meta il sentire e non l'utile.

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