In Paese c’è
una certa attesa, almeno fra quelli che seguono la politica comunale, sull’imminente
approvazione del Bilancio da parte dell’Amministrazione Brigante.
La proroga
accordata dal Ministero, rispetto alla scadenza che era stata fissata al 31 marzo,
scade fra due giorni ed ancora non si hanno notizie sulla data di convocazione
del Consiglio. che il Presidente Maletta immaginiamo convocherà al più presto
spontaneamente o a seguito della diffida che, secondo prassi di legge, gli
invierà il Prefetto.
Rassicuriamo
i fantapolitologhi che non succederà niente: il Sindaco e la sua maggioranza
approveranno un bilancio similfotocopia di quelli dell’Amministrazione Cardamone,
che l’attuale Sindaco in Consiglio ha sempre definito falsi e segnalati anche alla
Corte dei Conti, mentre le minoranze ed i dissidenti voteranno contro per non
incorrere nei rigori della Corte dei Conti.
I magnifici
sette dovranno approvare un bilancio viziato da gravi irregolarità perché è la
condizione per restare in carica e cercare di portare avanti il loro programma
amministrativo: è un calice amarissimo e pericoloso che oggi devono bere tutto d’un fiato e senza pensare.
Ma c’era un
modo di evitare di trovarsi davanti all’imperativo o bevi l’amaro calice o te
ne vai a casa?
C’era… c’era…ed
era semplicissimo:
- attuare una discontinuità gestionale con la passata amministrazione Cardamone;
- coinvolgere l’intero consiglio comunale nominando una commissione per studiare tutti i problemi inerenti il bilancio e la gestione del Comune;
- mettere al bando le varie società ed esperti che hanno creato questo papocchio e trovare un ragioniere di un comune per regolarizzare le contabilità.
Angela
Brigante, dopo l’insediamento, ha preso il posto che era stato della Cardamone
e non ha cambiato una virgola nella gestione Amministrativa e Finanziaria del
Comune e di conseguenza oggi la sua proposta di Bilancio ha gli stessi vizi dei
Bilanci degli anni passati da lei contestati.
Le
difficoltà odierne sono grosse e immaginiamo che Sindaco e Giunta possono avere
dubbi e perplessità che le minoranze, e gli avversari politici, possono
comprendere ma non giustificare perché nei mesi passati l’inesperienza ha portato
a volte a sfiorare la saccenteria e l’arroganza. E’ auspicabile che la
maggioranza, dopo aver bevuto l’amaro calice e votato il bilancio, scelga la
via di un rapporto serio e costruttivo con l’intero consiglio comunale capace
di portare al risanamento effettivo delle finanze comunali.
P.S. Lista
Unica voterà contro questo bilancio e pur non volendo nuovi commissariamenti sarà
sempre minoranza. Costruttiva,
responsabile, propositiva ma sempre e solo minoranza.