Sono in numero per votare il bilancio e la minoranza non può impedire loro di esporsi al rigore della Corte dei Conti


La pubblicazione dell’articolo,  che riproduciamo in appendice, ha stimolato alcuni lettori che ritengono la posizione della minoranza di Lista Unica troppo tranquilla nel permettere ai sette della maggioranza di approvare un bilancio fortemente viziato.
A questi guerrieri, dei quali alcuni hanno votato per l’attuale amministrazione, che adesso vogliono lotte sanguinarie, polemiche e magari denunce in Procura chiariamo quanto segue:
  1. Lista Unica è contraria in via di principio alle congiure per provocare commissariamenti del comune e intende mantenere il ruolo di minoranza che gli elettori hanno assegnato;
  2. Lista Unica ha portato e porterà all’attenzione dei cittadini ogni atto dell’Amministrazione Comunale emanato in violazione di legge o contrario all’interesse comune dei decollaturesi;
  3. I consiglieri comunali di Lista Unica ed i promotori e dirigenti non faranno MAI denunce alla Procura della Repubblica contro il Sindaco o gli amministratori del Comune e di conseguenza chi vuole fare politica con la giustizia deve farlo personalmente e senza stare nell’ombra;
  4. Lista Unica non può impedire a sette consiglieri di approvare un bilancio e di conseguenza di andare davanti alla corte dei conti: sono maggiorenni e sani di mente;
  5. Il “papocchio” del bilancio deve essere chiaro a tutti che è il frutto della disamministrazione Cardamone e delle sue scelte assurde in materia di personale e di gestione del patrimonio comunale e gli attuali amministratori hanno la colpa di non aver saputo dare un taglio netto con un passato disastroso che ha portato il comune da un attivo certificato nell’anno 2010 di 143.000 (centoquarantatremila) euro a oltre 500.000 euro di debiti già spalmati in 25 anni e ora da tenere in considerazione nella redazione del bilancio. Non fare niente in questi mesi li ha portati nella condizione di avere in mano il cerino che brucerà le loro dita. 

In Paese c’è una certa attesa, almeno fra quelli che seguono la politica comunale, sull’imminente approvazione del Bilancio da parte dell’Amministrazione Brigante.
La proroga accordata dal Ministero, rispetto alla scadenza che era stata fissata al 31 marzo, scade fra due giorni ed ancora non si hanno notizie sulla data di convocazione del Consiglio. che il Presidente Maletta immaginiamo convocherà al più presto spontaneamente o a seguito della diffida che, secondo prassi di legge, gli invierà il Prefetto.
Rassicuriamo i fantapolitologhi che non succederà niente: il Sindaco e la sua maggioranza approveranno un bilancio similfotocopia di quelli dell’Amministrazione Cardamone, che l’attuale Sindaco in Consiglio ha sempre definito falsi e segnalati anche alla Corte dei Conti, mentre le minoranze ed i dissidenti voteranno contro per non incorrere nei rigori della Corte dei Conti.
I magnifici sette dovranno approvare un bilancio viziato da gravi irregolarità perché è la condizione per restare in carica e cercare di portare avanti il loro programma amministrativo: è un calice amarissimo e  pericoloso che oggi devono bere tutto d’un fiato e senza pensare.
Ma c’era un modo di evitare di trovarsi davanti all’imperativo o bevi l’amaro calice o te ne vai a casa?
C’era… c’era…ed era semplicissimo:

  1.      attuare una discontinuità gestionale con la passata amministrazione Cardamone;
  2.    coinvolgere l’intero consiglio comunale nominando una commissione per studiare tutti i problemi inerenti il bilancio e la gestione del Comune;
  3.      mettere al bando le varie società ed esperti che hanno creato questo papocchio e trovare un ragioniere di un comune per regolarizzare le contabilità.
Angela Brigante, dopo l’insediamento, ha preso il posto che era stato della Cardamone e non ha cambiato una virgola nella gestione Amministrativa e Finanziaria del Comune e di conseguenza oggi la sua proposta di Bilancio ha gli stessi vizi dei Bilanci degli anni passati da lei contestati. 
Le difficoltà odierne sono grosse e immaginiamo che Sindaco e Giunta possono avere dubbi e perplessità che le minoranze, e gli avversari politici, possono comprendere ma non giustificare perché nei mesi passati l’inesperienza ha portato a volte a sfiorare la saccenteria e l’arroganza. E’ auspicabile che la maggioranza, dopo aver bevuto l’amaro calice e votato il bilancio, scelga la via di un rapporto serio e costruttivo con l’intero consiglio comunale capace di portare al risanamento effettivo delle finanze comunali.  
P.S. Lista Unica voterà contro questo bilancio e pur non volendo nuovi commissariamenti sarà sempre  minoranza. Costruttiva, responsabile, propositiva ma sempre e solo minoranza.

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