"Viene
definito anatra zoppa negli Stati Uniti un politico che,
malgrado occupi ancora una carica istituzionale elettiva, non sia ritenuto del
tutto in grado di esercitare il relativo potere politico." (Fonte. Wikipedia"
Il Consiglio
Comunale, nella seduta del 30 agosto, dopo una attenta lettura dello Statuto Comunale ha preso atto che per approvare il rendiconto
di gestione era necessario il voto favorevole della maggioranza dei consiglieri
comunali presenti, con esclusione del Sindaco, e quindi 7.
Il rendiconto
è stato approvato con il voto favorevole dei 6 voti della maggioranza che sono
stati sufficienti perché il “tattico allontanamento” del consigliere Cerra Romano che ha fatto abbassare da 7 a 6 il quorum richiesto.
Senza
entrare nel merito dell’approvazione del Rendiconto 2018, che è viziata per la
mancanza del parere del revisore sulla proposta portata in consiglio, è da
sottolineare l’aspetto politico della situazione del Sindaco che per tutti gli
atti di programmazione finanziaria e di opere pubbliche in futuro dovrà avere
la “benevolenza” del voto o dell’assenza di uno dei consiglieri delle tre
minoranze.
La
situazione da “anatra zoppa” del sindaco è avvalorata anche dalla relazione
redatta dall’avvocato Chiellino, segretaria comunale reggente il comune fino al
30 agosto, e letta in Consiglio che in un passaggio categoricamente afferma che
“nell’Ente è di immediata evidenza l’assenza di qualsivoglia guida” ed in un altro che è “completamente assente
il metodo della programmazione intesa come metodo costante di lavoro dell’Amministrazione
e dell’apparato”.
E’ da evidenziare
inoltre che l’estrema sprovvedutezza del Sindaco e della sua Giunta è stata certificata
in Consiglio quando, in risposta a domanda del consigliere Gigi De Grazia, il
Sindaco ha affermato che la maggioranza condivideva e faceva propria la
relazione che conteneva le frasi
soprariportate e tutta una serie di contestazioni di carenze che non possono che essere imputate
alla maggioranza ed al suo operato nel corso dell’anno di gestione.