Dopo un inutile braccio di ferro con la minoranza, il Sindaco è stato
costretto a convocare il Consiglio Comunale per giorno 28 febbraio per discutere le interrogazioni e lo spinoso
argomento del WI-FI che terrorizza chi ha ordito e gestito un progetto che ha
visto realizzare lavori, stimati da più tecnici in meno di 7.000 euro, che
dovrebbero essere pagati, secondo le contabilità predisposte dalla direzione
dei lavori e dal supporto al Rup complessivamente
40.000 con IVA e Spese Tecniche.
“Il Sindaco ha opposto resistenza – commentano i promotori di lista
unica – ma la determinazione dei consiglieri Bonacci Luigi, Cerra Romano e De
Grazia Luigi, De Grazia Mauro (che della questione hanno interessato il
Prefetto) ha prevalso e venerdi si discuterà del Wi-Fi e di tutte le
interrogazioni alle quali il Sindaco e la sua Giunta non hanno mai voluto
rispondere.
Abbiamo chiesto che venisse inserita anche una interrogazione del Consigliere,
Musolino anche se lui non ha firmato richiesta di convocazione per un eccesso
di prudenza (che noi giudichiamo fuori luogo poiché in Consiglio ci sono stati
più tentativi di umiliarlo e la pseudo “apertura” sul Piano Strutturale è un
inganno poiché, essendoci una vertenza legale per il mancato pagamento del
progettista, nessun tecnico potrà accettare di fare il lavoro se prima non
viene pagato il tecnico. Il vice Sindaco dovrebbe conoscere le norme di
deontologia dei professionisti che obbligano in questo senso), perché noi
difendiamo con forza il principio che le decisioni importanti e le discussioni
devono essere fatte in Consiglio e non, come abbiamo visto fare alla
maggioranza, davanti a tavole imbandite e con il cervello annebbiato dall’alcool.
Noi invitiamo i decollaturesi a partecipare al Consiglio per rendersi
conto a quali mani è affidato il comune e il nostro obiettivo preciso è che i
fatti, dei quali abbiamo già scritto a lungo, e le considerazioni che voi avete
già fatto siano parte integrante di una delibera al fine di obbligare il
Sindaco e il segretario, se dovessero venire a conoscenza di reati, ad inviare
le carte alla magistratura."