Rubrica a cura di Gianmarco Nero
“I videogiochi arcade e accessibili a tutti sono sempre più pochi, parliamoci chiaro: non sono spariti del tutto, ma il sottoscritto è qui a chiedersi per quanto ancora esisteranno, dato che sono in una percentuale bassissima rispetto ai giochi di simulazione, non ci sarebbe da sorprendersi se fra un po’ di anni ci saranno solo e soltanto giochi di simulazione e nessun videogame arcade. Ma a parte ciò, videogiochi sempre più realistici non sono affatto un male, rendono il tutto più bello e accattivante, ti fanno entrare in una dimensione di realtà parallela sempre più simile a quella vera, quindi hanno sicuramente degli aspetti molto positivi. Il problema è che, i videogiochi di simulazione non sono proprio il massimo della facilità a livello di GamePlay, quindi magari il giocatore non proprio esperto oppure un giocatore che passa del tempo a giocare solo mezz'ora
di svago può trovare delle difficoltà, cosa che non dovrebbe succedere dato che da sempre
i videogiochi sono stati un hobby o uno svago aperto a tutti. La tecnologia sempre più imponente ed esasperata, ha reso anche gli stessi videogame senz'altro belli e realistici, ma anche difficili e contorti, soprattutto se si parla di quel genere avventura in cui bisogna davvero avere un ragionamento acuto per venirne a capo.
Il sottoscritto, da grande amante di videogiochi che simulano la guida di macchine da corsa, può dire che è molto combattuto su questo aspetto: se da un lato aumenta la difficoltà nella guida e il realismo, quindi aspetto positivo, dall'altro è anche vero che se io volessi provare un videogioco di un altro genere, in cui non sono molto bravo e preparato, sicuramente finirei per non divertirmi o annoiarmi perché ormai i videogiochi “semplici" non esistono più e se ci sono ne rimangono sempre meno. Penso che la cosa migliore che le aziende videoludiche potrebbero e dovrebbero fare, sarebbe quella di bilanciare le due cose: ovvero produrre videogiochi come negli ultimi anni, sempre più realistici ed impegnativi, ma dall'altra faccia della medaglia, anche dei videogiochi che possono essere giocati bene un po’ da tutti, sarebbe una buona soluzione che non andrebbe a scontentare nessuno.”
Gianmarco Nero