Sinceramente non riusciamo a capire la polemica su Facebook
riguardo alla condivisione di articoli relativi ad un blitz attuato in regione
nell’ufficio preposto alle autorizzazioni per il taglio dei boschi.
Non riusciamo a capire gli ambientalisti decollaturesi che
non hanno il coraggio di parlare chiaro su quello che succede nei nostri boschi
e postano articoli che non riguardano il nostro territorio: quale è il
messaggio che si vuole mandare? Cosa si vuole far capire? A cosa si allude?
Non riusciamo a capire neanche il post molto polemico di chi,
nella giusta e comprensibile foga di difendere il proprio genitore, ha palesato
a tutti che il blitz è avvenuto nell’ufficio diretto dal padre ed ha lanciato
messaggi poco simpatici a qualcuno degli ambientalisti: non è con l’offesa agli
altri che si tutela e difende l’immagine e l’onorabilità del proprio congiunto.
Noi siamo garantisti e riteniamo che, anche se la persona in
oggetto fosse indagata, fino al terzo grado di giudizio è innocente e per noi
questo vale sempre e per tutti, anche per i nemici, per gli avversari politici
ed anche per coloro che sono giustizialisti e sempre pronti a definire
delinquente anche chi è semplicemente sfiorato da una indagine.
Nella bega fra esponenti di varie espressioni della sinistra decollaturese
non vogliamo entrarci e non condividiamo assolutamente il comportamento di chi cerca
di dire, ma senza esporsi troppo e solo alcune volte (ad esempio sulla vicenda
gravissima del depuratore neanche una parola di commento anche da parte di chi
sapeva da tempo della situazione), e sia l’arroganza di chi solitamente bacchetta,
giudica ed sputa sentenze.
La notizia dell’indagine sui boschi per noi decollaturesi è
importante, a parte il banale pettegolezzo sul nominativo del responsabile dell’ufficio
che noi ci auguriamo sia estraneo ai fatti, perché mostra una attenzione della DDA e delle
Forze dell’Ordine per la corretta gestione dei boschi di alcuni paesi e di
conseguenza è sperabile che in futuro l’attenzione sia spostata anche sul
nostro patrimonio boschivo : controlli accurati sul rilascio delle
autorizzazioni e sull’effettuazione dei tagli sono assolutamente necessari perché
si registrano già illegalità.