Si infittisce il mistero sulle dimissioni del Sindaco Brigante: presso l'ufficio protocollo del comune sembra che la lettera non c'è.
Il capogruppo di Lista Unica, Gigi De Grazia, poco fa si è presentato all’ufficio
protocollo ed ha chiesto di prendere visione della lettera di dimissioni: la
persona addetta al servizio non gli ha potuto esibire nessuna
lettera di dimissioni (o perchè obbligata dal Sindaco a mantenere il segreto su un fatto notorio, comunicato alla Gazzetta e ripreso dai giornali on line, o perchè presso l'ufficio non c'è niente) e dopo aver citofonato al Sindaco ha invitato il
consigliere a presentare una richiesta per iscritto dicendogli che “poi il Sindaco gli mostrerà
la copia con il numero di protocollo”.
“Noi, che avevamo già forti dubbi perché le versioni date delle dimissioni
da due assessori erano discordanti, pensiamo
che è tutta una farsa per prendere tempo e quindi avvertiamo gli estimatori del
Sindaco Brigante che possono prepararsi a revocare la solidarietà espressa ed a riproporla solo dopo che sarà avvenuto il "triste fatto", se mai avverrà...
L’occasione ci permette di chiarire ulteriormente – continuano i promotori di Lista Unica – che noi siamo sempre più convinti, anche dopo le dimissioni annunciate (a giudicare dai decollaturesi che si sono espressi su Facebook, alcuni anche sollecitati per dar peso alla cosa) che non hanno rattristato e preoccupato molto i cittadini, che il Sindaco e gli otto eletti di Decollatura Rinasci abbiano il diritto ed il dovere, anche magari con il rientro da esterno del nostalgico ex vice sindaco, di amministrare il Comune fino al 2023 e che la minoranza ha il sacrosanto diritto di controllare l'operato dell'amministrazione, accedendo alle carte ed alle informazioni senza ostacoli, e di intervenire nei consigli comunali.
Siccome noi non abbiamo festeggiato per l'annuncio delle dimissioni, avendo sostenuto che hanno fatto tutto il Sindaco e Decollatura Rinasci, non saremo stressati dall’apprendere che le dimissioni forse non sono state mai presentate e in questo caso rideremo del colpo di scena attuato dal Sindaco e dei poveri gonzi che ancora gli vanno dietro."