Hai litigato con i tuoi consiglieri ed hai gestito il Comune con arroganza e spregio delle leggi: e adesso vuoi fare la vittima? E' colpa tua se non hai più maggioranza e se l’autorità giudiziaria esamina le tue carte.

 


Il Sindaco di Decollatura nella lettera inviata al giornale, a proposito dell’azione della minoranza, scrive che “i consiglieri di minoranza, in perenne campagna elettorale, hanno elaborato una ottusa strategia di opposizione finalizzata al mio “sfinimento” al fine di costringermi ad attuare improbabili alleanze di sorta per continuare ad occupare lo scranno di sindaco, strategia alla quale non ho mai inteso prestarmi…”

La confusione mentale della d.ssa Brigante è lampante perché chi è in campagna elettorale vuole le elezioni e non vuole allearsi con il Sindaco in carica: delle due una e noi di Lista Unica abbiamo scelto, scrivendolo continuamente su Decollatura Web, di non volere avere a che fare con il Sindaco e la sua maggioranza.

Non abbiamo attuato nessuna strategia di “sfinimento” perché lei ed i suoi collaboratori, mostrando un veramente talento unico e stupefacente, sono stati capaci di distruggere una amministrazione eletta con una vittoria schiacciante,

Infatti noi non c’entriamo nei seguenti accadimenti:

  1. La sera della vittoria della Brigante, mentre noi serenamente assorbivamo la botta, fra candidati e supporter di Decollatura Rinasci  è scoppiata una lite furibonda, con strascico polemico e riunioni di chiarimento nei giorni successivi, per voti travasati da un candidato all’altro;
  2. Il Vice Sindaco ed assessore ai lavori pubblici, dopo che per mesi aveva disertato la Giunta improvvisamente si è dimesso per motivi rimasti ignoti: il Sindaco ha detto ai quattro venti che era per un forte interesse personale legato ad una causa civile per gli Usi Civici, mentre qualche altro consigliere ha riferito che il motivo era nella forte preoccupazione per indagini che avrebbero potuto interessare la campagna elettorale;
  3. Il capogruppo Romano Cerra e l’assessore Mauro De Grazia hanno abbandonato la maggioranza in polemica per i metodi truffaldini portati avanti nella gestione amministrativa;
  4. I candidati Marchio e Pugliano non hanno voluto accettare di entrare in Consiglio, pur avendo i requisiti morali e le capacità per svolgere egregiamente il ruolo, essendo fra l’altro il primo laureato in Scienze dell’Amministrazione. E non siamo andati noi a trovarli a casa per fargli firmare la rinuncia.
  5. Sergio Serra, entrato in consiglio con la nostra benevolenza e per lo spirito democratico da noi mostrato accettando ben due incontri a Lamezia richiestici dal Sindaco e dai suoi collaboratori, si è dimesso da consigliere per liti con il Sindaco e con i componenti della giunta che non gradivano l’attivismo sia nel ruolo di assessore che in quello di Presidente del Consiglio;
  6. Un’altra candidata ha ritenuto per motivi suoi di rifiutare la carica di consigliere;
  7. Avevamo chiesto, insieme con le altre minoranze, di convocare un consiglio (richiesta mai accordata dal Sindaco e dal Presidente del Consiglio Maletta) per discutere di alcuni punti fra i quali c’era anche la modifica del regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale. In sede di modifica del regolamento poteva essere approvato un numero di presenti di 7 in prima convocazione e di 4 in seconda convocazione (attualmente sono 8 in prima e 7 in seconda) che oggi sarebbe stato utilissimo al Sindaco per continuare ad amministrare;
  8. Il Sindaco come responsabile del servizio tecnico ha approvato la contabilità del WI-FI prevedendo di pagare lavori non fatti per 5600 euro. Lei ha violato le norme di legge e lei ne risponde al giudice;
  9. La fuorilegge e confusa gestione dello SPRAR sembra sia oggetto di una indagine: Lei ha gestito la pratica e pagati centinaia di migliaia di euro e lei ne risponde al giudice; 

Questi fatti, nei quali noi di Lista Unica non abbiamo avuto alcun ruolo, hanno ridotto a 5 il numero di consiglieri fedeli al Sindaco, che impossibilitato a far approvare in Consiglio le sue proposte (il pareggio di 6 contro 6 voti equivale a bocciatura della proposta) e forse anche destinatario di qualche avviso di garanzia ha deciso motu proprio di dimettersi.

Dalla lettura  attenta dello scritto del Sindaco emerge chiaramente la sua bocciatura di un eventuale governo locale di emergenza per il Covid, ipotizzata da alcuni cittadini e da qualche esponente della maggioranza, per l’ottusa e arrogante pretesa di amministrare a suo piacimento e nell’interesse dei suoi clientes.

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