CATANZARO – 26 FEBBRAIO 2021. "Lo scioglimento del Comune di Guardavalle, e il conseguente insediamento della commissione prefettizia, determinato dalla relazione della Commissione d'accesso ministeriali, allunga l'elenco degli enti locali che anche nel 2021, non passato l'attento vaglio delle istituzioni chiamate a valutare la refrattarietĆ alla pervasivitĆ mafiosa. Nell'attesa di conoscere le motivazioni che hanno spinto il Consiglio dei Ministri a mettere fine anticipatamente all'amministrazione rieletta nel 2018, convinti che l'operato degli Enti locali non puĆ² prescindere dal rispetto della legalitĆ e delle norme, riteniamo opportuno anche sia necessario avviare una seria riflessione sulla necessitĆ di rivedere la legge sullo scioglimento dei piccoli comuni". E' quanto afferma il segretario generale della CGIL Area Vasta di Catanzaro-Crotone-Vibo, Enzo Scalese.
"Il ragionamento da cui partiamo ĆØ che non si puĆ² tutelare la dignitĆ del lavoro e i diritti dei lavoratori in Calabria se non si combatte la 'ndrangheta. Ma tocca alla politica bonificare il terreno in cui la criminalitĆ ĆØ pronta ad affondare le radici dell'anti Stati – sostiene Scalese – partendo dall'individuazione di liste di candidati che siano in grado di costruire una classe dirigente capace, onesta, trasparente. Questo ĆØ il primo presupposto per sostenere le forze dell'ordine, la magistratura e le istituzioni nel contrasto alla prepotenza criminale. Quello dello scioglimento dei consigli comunali per infiltrazione mafiosa ĆØ sicuramente efficace, ma da solo non fa da scudo alla permeabilitĆ della ndrangheta e all'aggressione criminale subita dagli enti locali e dalle comunitĆ vittime della prepotenza criminale – afferma il segretario generale della CGIL Area Vasta - Tocca alla politica supportare l'azione della magistratura con nuove regole che ad esempio si occupino di un maggiore controllo amministrativo degli atti per evitare, ad esempio, l'uso spregiudicato delle risorse pubblico".
"Molto spesso l'esperienza del commissariamento non ĆØ stata incisiva come si sperava, e questo non certo per responsabilitĆ dei funzionari inviati che si sono ritrovati a gestire l'emergenza senza potere contare su risorse economiche ed umane adeguate – sostiene ancora Scalese -. Secondo uno degli ultimi report dell'associazione Avviso pubblico, la quasi totalitĆ degli enti commissariati versa in condizioni finanziarie precarie, col rischio di una maggiore vulnerabilitĆ rispetto a ulteriori tentativi di infiltrazione criminale. Un quarto dei comuni sciolti per condizionamento o infiltrazioni criminali, ha dichiarato il dissesto finanziario o avviato la procedura pre-dissesto, spalmando sulla popolazione, ma anche sulle generazioni future, il peso economico della crisi strutturale dei bilanci, causata anche dalla mancata difesa dell'interesse pubblico e del ripristino della legalitĆ . Proprio in queste realtĆ quella del ripristino della legalitĆ e di adeguati livelli di efficienza dell'azione amministrativa ĆØ una necessitĆ imprescindibile".
"La 'ndrangheta dove ĆØ presente non puĆ² che condizionare anche il voto, e condizionare il voto significa condizionare l'attivitĆ dell'amministrazione che sarĆ eletta. Questo significa che, comunque, dove le infiltrazioni dei clan sono un problema non basta puntare al commissariamento come unica soluzione – conclude ancora Enzo Scalese -. Ecco, forse sarebbe il caso di aprire una riflessione quanto piĆ¹ ampia e approfondita possibile per arrivare a diminuire gli scioglimenti dei comuni per mafia: sarebbe questa la vera vittoria".