E’ la logica conclusione di una situazione ridicola che si è
protratta per alcuni mesi, stante la mancanza di una maggioranza in consiglio
dopo le dimissioni di Sergio Serra.
"Oggi riteniamo di non fare commenti sulla lettera della Brigante - dichiarano i promotori di Lista Unica - perché
non siamo allegri né riteniamo che ci sia da festeggiare per la disintegrazione
della gioiosa macchina da guerra di Decollatura Rinasci che ci travolse nel
giugno 2018: era un progetto politico inconsistente, lo avevamo detto in campagna elettorale ed i fatti ci hanno dato ragione. Nei prossimi giorni ritorneremo sull'argomento perchè, anche se il detto antico dice "a nemico che fugge ponti di oro" lei, ed i fedelissimi che l'hanno accompagnata fino alla fine, devono assumersi la piena responsabilità politica di alcuni atti di disamministrazione e di sperpero del denaro pubblico, nonchè dell'arroganza che ha contraddistinto il loro operare amministrativo quotidiano."